I piatti della tradizione e i prodotti della terra
Ferentillo, come tutti i borghi dell’Umbria, offre una grande varietà di prodotti tipici! Il primo fra tutti è sicuramente l’olio extravergine d’oliva, ingrediente fondamentale della cucina ferentillese e prodotto da numerosissime aziende agricole del luogo.
Tra le eccellenze che la natura ci regala, ci sono il tartufo, utilizzato nella preparazione di prelibatissimi piatti e i funghi presenti in moltissime qualità (porcini, prataioli, sanguinelli, pioppini, turini, ecc.). La pasta fatta a mano tradizionale del paese è il cosiddetto “picchiettino”. Si tratta di uno spaghettino ottenuto da una sfoglia di acqua e farina, a cui è possibile aggiungere qualsiasi condimento. Il pane, alimento principale della nostra dieta, ha la particolarità di non avere nell’impasto il sale e viene infatti definito “sciapo”.
Altra protagonista della cucina tipica è la cacciagione, basata principalmente sul cinghiale, capriolo, lepre, palombe e beccacce, mentre le carni di allevamento sono di maiale cinturino, chianina e pecora. Moltissimi sono i salumi di questa questa zona come salsicce, mazzafegati, ciauscolo, barbazza, capocollo, ovviamente prosciutto ed il formaggio più diffuso è quello di pecora e capra.
Grazie alle rigogliose acque che scorrono in questo territorio, sono presenti numerosi esemplari di trote e gamberi di fiume che costuiuscono i caratteristici piatti di pesce della valnerina. I legumi che troviamo sono lenticcha, cicerchia, fagioli, ceci e anche varietà più antiche come il fagiolo della frazione di Macenano. Accanto ai legumi si collocano senza dubbio gli ortaggi e le erbe spontanee come gli asparagi, sli strigoli, i caccialepri, le cicorie, i raponzoli e la borragine, ingredienti fondamentali per i piatti della tradizione (frittatina pasqualina).
I dolci sono numerosissimi e tutti a base di frutta secca come la tortella (sfoglia con mele, noci e cioccolato), i mostaccioli (biscotti con miele e noci), la nocellata o nociata (foglia di alloro sulla quale viene adagiato un composto di miele e noci) e il tradizionale pampepato (dolce molto ricco diffuso in tutta l’area ternana a base di frutta secca e cioccolato).
A Ferentillo si trova anche un frutto “dimenticato”, la melangola (o merangola). Si tratta di un arancia selvatica, un tempo molto diffusa in questo territorio e usato soprattutto per insaporire la bruschetta con l’olio EVO. Oggi degli agricoltori del posto hanno riavviato il suo utilizzo e stanno creando diversi prodotti a base di questo frutto come l‘olio agrumato, la marmellata e la birra artigianale, realizzata da un piccolo birrificio locale.
(Per le foto si ringraziano i Risotranti Ferentillesi: Piermarini – Ai Tre Archi – Hora Media – Mola del Sacramento – La Drupa – Osteria del Trap – Castello del Poggio – Terre di Mezzo – Poggio delle Rocche)