E’ la naturale porta d’ingresso della Valnerina e del più vasto Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Obiettivi della sua istituzione: tutela del territorio e creazione di un’isola biologica (la prima in Umbria e la prima sperimentale in Italia).
Esteso per 2460 ha, interessa quel tratto del fiume Nera (20 Km) che va da Ferentillo fino alla Cascata delle Marmore. Un’importante realtà che intende legare ogni elemento alla natura. Non solo quindi tutela ambientale e attività turistiche, ma alimenti certificati, carni di qualità e coltivazioni tipiche da cui son banditi concimi chimici. I turisti che si recano nel Parco Fluviale del Nera trovano, quindi, un luogo in cui regna sovrana la qualità della vita sotto ad ogni livello.
Grazie alla attività di tutela ambientale si possono ammirare numerosi animali selvatici come l’aquila, il biancone, il falco pellegrino, l’assiolo, la poiana, il gufo comune, l’allocco, l’airone cinerino, la gallinella d’acqua oppure il cinghiale, il capriolo, lo scoiattolo, il lepre, il tasso, la volpe e se si è fortunati addirittura il lupo. Per la flora, le piante di maggiore valore sono quelle endemiche, relitte, rare, di particolare valore biogeografico e in via di estinzione tipiche della macchia mediterranea appenninica.
Tanti i sentieri trekking presenti nel Parco tramite i quali poter praticare attività escursionistica o di Birdwathcing.
Per maggiori informazioni sul Parco Fluviale del Nera: www.parcodelnera.it www.turismo.comune.terni.it www.parks.it
(Per le foto si ringrazia Enrico Bini – Daniele Piacini)